Per abbigliamento da lavoro si intendono quei capi che devono essere indossati durante il turno lavorativo che possono avere una funzione di protezione o meno.
Il loro compito principale è quello di evitare di sporcare gli abiti “normali” o per dare un senso di uniformità ai dipendenti dell’azienda. Differiscono dai DPI, la cui funzione è proprio quella di proteggerci e che sono obbligatori per legge come elmetti, guanti, dispositivi di protezione della pelle e in generale l’abbigliamento antinfortunistico.
Cos’è l’abbigliamento da lavoro e quando va usato?
L’abbigliamento da lavoro viene distribuito da ditte specializzate come Italian Trendy che si occupano di fornire capi per diversi tipi di lavoro e utilizzi. In questa categoria possiamo vere sia dei tipi di abbigliamento che servono unicamente da un punto di vista estetico o per aiutare la persona a non sporcarsi, mentre altri capi ci permettono di proteggerci durante le nostre mansioni a lavoro. Ad esempio, le scarpe antinfortunistiche oltre che uniformare i dipendenti hanno l’importantissimo compito di proteggere i nostri piedi da eventuali pesi o colpi.
Queste calzature presentano infatti una punta in acciaio. o comunque fatta di un materiale molto forte e resistente, per assicurare la massima protezione. Un altro esempio di abito da lavoro sono i classici pantaloni con varie tasche molto utili e comodi.
Anche il grembiule e i cappelli rappresentano dei capi da lavoro. Il primo utile per non sporcarsi molto usato soprattutto nelle cucine, il secondo anche usato con lo scopo di non far cadere i capelli del dipendente durante le lavorazioni. Quindi, tutti questi capi vengono creati con l’obiettivo preciso di assicurare il massimo comfort alla persona che deve svolgere determinate mansioni, ma anche per permettere di dare un’immagine ben precisa e uniforme del marchio per cui stanno lavorando.
Cosa dice la normativa riguardo questo campo?
A darci una definizione di abbigliamento da lavoro è la circolare n. 34 del 1999 del Ministero del lavoro che ci dice per l’appunto che questi capi vanno indossati durante l’orario di lavoro e permettono di dare identità all’azienda, di prevenire l’usura degli abiti civili ma anche per prevenire eventuali rischi per il lavoratore.
Nel Decreto legislativo n. 81 del 2008 vengono stabiliti gli obblighi e doveri sia del datore che del dipendente. Il primo deve fornire al proprio lavoratore tutti i dispositivi di protezione obbligatori per poter svolgere la mansione e di mantenerli in buono stato. Il lavoratore deve d’altro canto rispettare le regole in materia di sicurezza sul lavoro.
Per quanto riguarda la divisa a fini “estetici” se il datore non dà delle particolari disposizioni, è il lavoratore che può acquistare quello che gli serve. Se c’è in azienda una vera e propria uniforme è il datore che deve acquistarla e consegnarla al dipendente. Anche se a volte il lavoratore non vede di buon occhio la divisa, in realtà si tratta di un capo molto pratico che permette di dare un’identità ben precisa alla persona.