In tanti parlano di complotti segreti per imporre un mirabolante “New World Order” ma, a ben guardare, le manovre per la costruzione di un nuovo assetto globale vengono portate avanti da decenni completamente alla luce del sole. Quanti esultarono nel 1991 alla fine del socialismo insomma dovrebbero recitare il “mea culpa”, perchè è proprio dalla loro errata valutazione che tutto cominciò…
Partendo dal presupposto che senza l’esistenza del socialismo reale non avremmo mai visto il “volto dolce” del capitalismo europeo che ha permesso di traghettare il Vecchio Continente dalla Seconda Guerra Mondiale al benessere, nel 1991 forse avrebbero dovuto pensarci bene tutti coloro che hanno esultato plaudendo alla fine della Guerra Fredda e illudendosi che finalmente il mondo avrebbe cominciato il percorso verso la pace. Anzi, al contrario, dalla fine del mondo bipolare non ha affatto prodotto la fine delle guerre, semmai una loro proliferazione.
Non solo, la fine delle ideologie è servita al potere dominante a vendere la narrazione del capitalismo come unico sistema possibile, con il risultato che le masse popolari sono state atomizzate e private di qualsivoglia organizzazione cominciando a sognare la cooptazione nel sistema e non più la “rivoluzione socialista” che tanto aveva spaventato l’establishment nel corso del XX secolo.
In molti per analizzare gli ultimi decenni hanno parlato di “New World Order”, un chiaro riferimento alle manovre vere o reali di alcuni gruppi di potere per realizzare una sorta di fantomatico unico governo mondiale bypassando così i singoli parlamenti e la volontà dei singoli paesi sovrani. Ma a ben guardare non sembra che questo progetto venga portato avanti di nascosto da fantomatici gruppi di ottimati in quanto il “piano”, ammesso che ci sia, viene portato avanti alla luce del sole, e peraltro con il consenso della maggioranza della popolazione! Inutile dare la colpa a Bilderberg oppure alle multinazionali quando, scientemente, le masse popolari hanno consapevolmente avallato la costruzione di questo nuovo ordine mondiale.
Nessuno ha obbligato la gente a pensare che il socialismo fosse una utopia peraltro negativa, eppure è successo e dare la colpa a presunti complotti è solo un modo per non affrontare il nodo del problema, ovvero che l’Occidente ha scelto l’egoismo, ha scelto di continuare a perpetuare il proprio benessere ad ogni costo, ha scelto di essere individualista e di coltivare l’agonismo al posto della cooperazione, l’esaltazione del forte piuttosto che l’assistenza del debole.
Semmai quindi si potrebbe sostenere che il “Nuovo Ordine Mondiale”, ammesso che ci sia, rispecchi la natura umana e non il contrario dal momento che nel corso del XX secolo milioni di persone hanno potuto studiare, hanno potuto maturare una visione autonoma del mondo, e hanno scelto alla fine la prosecuzione del sistema di sempre, ovvero del sistema capitalistico che ingenera ciclicamente guerre, miseria e alienazione.
E’ stata una scelta matura, ragionata, una scelta magari indotta ma netta in quanto milioni di persone hanno scelto di vendere il pensiero stesso della costruzione di una società giusta sull’altare della “libertà” , intesa però come esaltazione edonistica del piacere individuale più che come effettiva libertà politica e sociale.