L’insufflaggio delle pareti è utile contro la muffa?

Con la nuova Legge di Bilancio 2021/22 avrete sicuramente sentito parlare di insufflaggio tra tutti i vari interventi che permettevano di beneficiare delle detrazioni fiscali ai fini del risparmio energetico. Qualora vi risulti ancora difficile masticare la materia e comprendere appieno benefici e svantaggi di questa operazione, di seguito forniremo le necessarie informazioni sull’insufflaggio.

Partiamo col dire che i problemi che si possoso evitare grazie all’insufflaggio delle pareti si basano su una tecnica di coibentazione in grado di isolare l’immobile dal caldo e dal freddo e che rappresenta una scelta valida quando si intende migliorare e massimizzare la tenuta termica del proprio appartamento, senza dover necessariamente ricorrere a soluzioni più costose e impegnative come il cappotto.

Mediante questo sistema di isolamento termico è possibile favorire il benessere ambientale interno riducendo la formazione di muffa e condensa. L’insufflaggio è la soluzione ideale per risolvere queste due problematiche, soprattutto nelle case di vecchia costruzione: di seguito andremo a scoprire il perchè.

L’insufflaggio delle pareti

Molte abitazioni, in modo particolare quelle costruite tra gli anni 60 e gli anni 80 sono caratterizzate da muri dotati da intercapedini, vale a dire con spazi vuoti tra le due facce che formano la parete interna e quella esterna.

L’insufflaggio fa sì che questi spazi vengano riempiti con materiali isolanti ad alta performance, in modo da eliminare spifferi e correnti, contrastando l’umidità (puoi leggere un articolo su come rendere casa a prova di umidità che abbiamo scritto in precedenza) ma evitando anche che i muri possano assorbire troppo calore. Stando a recenti studi, l’aria che si forma all’interno delle intercapedini rappresenta un vero e proprio fattore di disagio termico e, al tempo stesso, di dispendio energetico.

Insufflando il materiale isolante nelle pareti perimetrali è possibile ottenere un rapporto costi/benefici considerevole mediante un intervento poco invasivo e di facile realizzazione, anche in termini di tempistiche in cui l’operazione viene portata a termine che, di norma, non superano le due giornate.

L’insufflaggio delle pareti è un intervento di coibentazione che risulta estremamente efficace e che, tuttavia, deve essere eseguito solo in presenza di determinate condizioni che vedremo in seguito. La sostenibilità economica dell’insufflaggio è un fattore importante in quanto si tratta, senza alcun dubbio, di un’operazione non troppo costosa e che richiede un minor impegno economico rispetto ad altre coibentazioni.

La raccomandazione che vi facciamo è quella di effettuare una diagnosi energetica preliminare prima di avviare i lavori, al fine di individuare vantaggi e svantaggi dell’insufflaggio mediante una corretta analisi costi/benefici; valutare in anticipo quali potrebbero essere i risultati energetici ottenibili e procedere anche a una valutazione quantitativa degli stessi; verificare che con l’insufflaggio si possa arrivare a una riduzione della muffa e dell’umidità interna, tale da giustificare l’operazione. La tecnica comporta l’azione di insufflare un composto coibente all’interno dello spazio vuoto che si crea tra il muro esterno e la tamponatura interna.

A tal proposito esistono diversi materiali idonei all’utilizzo e, tra i più comuni, troviamo la fibra di cellulosa, la perlite, l’argilla espansa, la fibra di vetro, la lana di roccia, il sughero e il poliuretano. L’insufflaggio può essere fatto sia dall’interno che dall’esterno e la scelta rende necessaria un’attenta ispezione preliminare da parte del professionista che effettuerà i lavori.

Come viene eseguita una coibentazione ad insufflaggio

L’insufflaggio delle pareti è un’operazione che non richiede tempistiche lunghe in quanto non implica grandi opere murarie, nè la presenza per diverse settimane di operai in casa. Un vantaggio, dunque, per chi opta per questa tecnica di coibentazione è la velocità.

Se si vogliono conoscere le tempistiche medie di lavoro su appartamenti anche di medie dimensioni, è sempre bene far riferimento al professionista per ricevere un’informazione precisa: tuttavia, si può affermare che un paio di giorni al massimo sono sufficienti per effettuare i lavori. La tecnica di insufflaggio delle pareti consiste nel praticare dei fori nel muro, aiutandosi con un macchinario dedicato, al fine di procedere con l’inserimento nell’intercapedine delle pareti di un determinato materiale isolante.

Quella dell’insufflaggio è una tecnica molto facile, veloce e pulita perchè non crea polvere e sporco eccessivo in casa, soprattutto se ci si affiderà a un addetto ai lavori competente e specializzato. Una volta riempite le pareti con il materiale coibentante, si procede a chiudere i fori e potrete apprezzare i benefici nel tempo di una casa adeguatamente isolata contro fenomeni di dispersione termica.

In questo modo potrete ottenere il vantaggio di non avere perdite eccessive di energia e, di conseguenza, consumi troppo elevati. Se avete già previsto di imbiancare la vostra abitazione, potrete optare per l’insufflaggio delle pareti dall’interno; al contrario, si potrà ricorrere all’insufflaggio delle pareti dall’esterno. Anche la presenza di eventuali balconi è funzionale all’esecuzione della tecnica di coibentazione, in quanto è possibile lavorare ricorrendo a un braccio mobile, senza intervenire in alcun modo internamente.

Per eseguire questo genere di lavori non è necessario richiedere alcuna autorizzazione nè permessi speciali, sia che si tratti di una casa indipendente, sia che si intervenga in appartamenti all’interno di un condominio; non dovrete avere il timore di incappare in divieti da parte dell’amministratore, nè di perdere tempo per attendere una concessione comunale. L’insufflaggio non ha alcun impatto sull’estetica dei muri, tanto che venga eseguito esternamente, tanto che si proceda dall’interno.

Insufflaggio e muffa

La formazione di condensa e di muffa tra le pareti domestiche è un problema che dovrebbe essere affrontato in maniera tempestiva con esperti del settore, al fine di migliorare la qualità dell’aria nella vostra casa. La raccomandazione è quella di non sottovalutare il problema in quanto le persone allergiche alle muffe o, anche semplicemente ipersensibili rispetto ad esse, possono sviluppare problemi di salute.

La muffa è un organismo pluricellulare in grado di espandersi su tessuti e pareti in presenza di umidità in eccesso e le spore che produce, vengono recepite dai polmoni come un vero e proprio agente infettivo, in grado di creare danni importanti all’apparato respiratorio. I rimedi casalinghi come la candeggina o acqua e aceto non possono di certo configurarsi come soluzione definitiva al problema, ma permettono di tamponare la presenza di muffe in attesa di consultare un professionista in grado di individuare e risolvere all’origine il grattacapo.

Il consiglio è quello di ricorrere all’insufflaggio delle pareti per eliminare con un intervento strutturale qualificato la muffa, potendo contare su una squadra di professionisti che verificherà lo stato di salute delle proprie pareti, sia internamente che all’esterno, ai fini di risolvere il problema nel più breve tempo possibile ed evitare la ricomparsa della muffa.

L’insufflaggio può essere una soluzione definitiva contro quest’ultima in quanto il riempimento dei muri permette di creare uno strato termico protettivo che assicura un efficace isolamento. Di conseguenza, il vapore acqueo presente all’interno delle pareti non determinerà più gli sbalzi termici tipici della formazione della condensa, fenomeno nocivo per la struttura in sè e anche per la salute.

I muri di casa vengono risanati e si può arginare l’avanzata della muffa e dei batteri sulle pareti, quando questi siano causati dall’umidità da condensa. La coibentazione mediante insufflaggio non deve indurvi a pensare che sia la panacea contro la formazione delle muffe: infatti, è importante che dopo aver eseguito l’intervento strutturale si portino avanti le sane abitudini preventive come aerare frequentemente le stanze, evitare di lasciare superfici umide o ristagni di acqua, non tenere negli ambienti di casa panni bagnati, utilizzare la cappa aspirante quando si cucina.

In effetti, una casa ben coibentata ma priva di ricambio di aria, specie se soggetta a un’elevata umidità interna, può diventare l’habitat per eccellenza delle muffe. Se l’intervento di insufflaggio include il bagno, è bene che prima di procedere si passi l’antimuffa, così che a intervento terminato si possa verniciare e verificare, effettivamente, i benefici che la tecnica di coibentazione ha comportato a livello di formazione di muffe, come abbiamo accennato in un nostro precedente articolo.

In conclusione si può affermare che l’insufflaggio delle pareti è un intervento dagli ottimi risultati e con un rapporto costi/benefici considerevole, tuttavia la sua efficacia contro le muffe potrebbe non bastare se si verificano le seguenti condizioni:
– discontinuità strutturali come pilastri perimetrali, cassonetti, solette intermedie che sono impossibili da isolare tramite insufflaggio. Queste discontinuità creano zone poco protette, affiancate ad altri punti che sono, invece, fortemente isolati.

Tali interruzioni della coibentazione generano ponti termici ovvero dei punti di dispersione termica dove la superficie è più fredda. É su queste aree fredde che l’umidità presente nell’ambiente crea condensa, provocando la proliferazione di muffa;
– intercapedini intasate, prima di procedere con l’insufflaggio è necessario effettuare un’analisi delle intercapedini. Infatti, se queste sono intasate, si deve utilizzare un materiale isolante molto scorrevole che possa amalgamarsi con gli ostacoli presenti e non creare zone scoperte entro le quali potrebbero formarsi le muffe.