
Lo standard di produzione video è stato modificato e migliorato progressivamente negli anni a seconda dei ritrovati di tecnologia più performante. Tra le cose da considerare quando si acquista un televisore c’è ovviamente il tipo di tecnologia utilizzata per lo schermo. Abbiamo deciso di analizzarne tre particolarmente diffuse: SD, HD e UHD. Vediamo insieme le differenze e i rispettivi pregi e difetti!
Standard definition: il primo standard per le produzioni visive
Il primo standard di produzione visivo che è diventato commercializzabile su vasta scala è l’SD (o Standard Definition). Di conseguenza, i televisori con tecnologia SD sono stati i primi a venire venduti ad una vasta platea di utenti.
Si tratta di un prodotto raramente venduto allo stato attuale, per via degli standard molto migliorati sviluppati negli anni seguenti.
Full High Definition: il futuro è già passato
Full HD è stata la sigla che ha dominato lo standard visivo negli ultimi 15 anni. Si tratta di schermi televisivi e monitor con una risoluzione molto migliorata, che consentono una visione più limpida e fedele di forme e colori anche a distanza ravvicinata (contrariamente agli SD).
Ad oggi però, anche questa tecnologia è superata: non in vendite (ancora le più frequenti, specie per il costo contenuto dei prodotti) ma per progresso.
2K, 4K e Ultra HD
Le tecnologie 2 e 4K e Ultra HD hanno già iniziato a soppiantare il Full HD. Esistono molti vantaggi e alcuni contro per questa tecnologia.
I vantaggi principali sono:
- Assoluta definizione dell’immagine
- Colori fedelissimi
- Possibilità di rendere i dettagli anche se ingranditi (funzione di grande utilità per chi lavora con un monitor del pc in 2K o Ultra HD)
- Visione nitida anche in diagonale
- Minor necessità di spazio tra il punto di osservazione e quello di posizionamento dello schermo
- Totale immersività nella scena per via della sua fedeltà
Questi prodotti sono indubbiamente i più tecnologicamente avanzati e sono ormai supportati da tutte le piattaforme, anche digitali. Il principale problema di questi schermi è il loro costo, estremamente più elevato rispetto agli HD standard.
Tutto però dipende dalle necessità dell’utente: chi acquista una grande TV o un monitor per ragioni di lavoro grafico investirà più volentieri in uno schermo di alta qualità, anche se molto costoso; per un utilizzo sporadico vale la pena rivolgersi ad articoli meno costosi.
In ogni caso, confidiamo che gli standard Ultra HD e 4K diventeranno così popolari da costringere i produttori ad abbassare i costi, che diventeranno mediamente più accessibili per tutte le famiglie, specialmente nel caso di televisori di dimensioni non troppo grandi.