Diventare insegnante: la formazione necessaria

Il mondo della scuola in Italia ha subito negli ultimi anni diversi cambiamenti, sia dal punto di vista del reclutamento dei docenti sia dal punto di vista dell’organizzazione scolastica.

Dall’anno 2023/24 è entrata in vigore la nuova riforma della scuola, che ha introdotto la novità del voto in condotta e dato una spinta innovativa agli istituti tecnici, indirizzi su cui si sta puntando molto per spingere il valore del manifatturiero e dell’avanzamento tecnologico in Italia.
Novità ci sono anche nelle procedure di abilitazione e assunzione dei docenti e per il 2024 ci sono diverse modifiche sulle regole per diventare insegnante. Si è ad esempio modificato il regolamento per avere il ruolo, le modalità  per ottenere l ‘abilitazione all’insegnamento e lo svolgimento dei concorsi. Restano invece invariati i percorsi per insegnare nella scuola dell’infanzia e primaria.
Vediamo qual è la formazione necessaria per diventare insegnante in base al tipo di scuola alla quale si desidera accedere.

Come diventare insegnante di scuola dell’infanzia e primaria

Per diventare insegnante nella scuola dell’infanzia e primaria, ossia materna ed elementare, bisogna essere in possesso dei titoli abilitanti. Ci sono due strade da considerare. La 1° prevede il conseguimento di una laurea magistrale in scienze della formazione e la conseguente abilitazione con tirocinio diretto e indiretto che dura un anno. Durante questo periodo si dovranno accumulare 24 CFU, ossia 600 ore di formazione. Il tirocinio si può iniziare anche durante la frequentazione dell’università, a partire dal 2° anno. Dopo aver discusso la tesi e aver presentato la relazione finale si ottiene l’abilitazione all’insegnamento e si entra nella II fascia delle graduatorie di istituto per ottenere supplenze e per partecipare a concorsi.
La 2° strada è riservata a chi è in possesso di un diploma magistrale o di Liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l’anno scolastico 2001-2002. In questo caso il diploma costituisce titolo abilitante e quindi si ha un accesso diretto alle graduatorie per assunzioni a tempo determinato.
Per ottenere il ruolo nella scuola dell’infanzia e primaria è obbligatorio superare il concorso indetto dal Ministero dell’Università e del Merito con procedura su base regionale. La conferma del ruolo avviene dopo un anno di prova, durante il quale si dovranno effettuare 180 giorni di servizio effettivo, dei quali almeno 120 per attività didattica, e si dovrà superare la valutazione del dirigente scolastico.

Come diventare insegnante di scuola secondaria

Il percorso per diventare insegnanti di scuola secondaria prevede un ulteriore passaggio rispetto al percorso per chi desidera insegnare nella scuola dell’infanzia o primaria.
Viene infatti reso obbligatorio un percorso da 60 CFU per ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Questo percorso dev’essere scelto anche in base alla classe di concorso per cui si desidera poi concorrere al momento della pubblicazione del bando di concorso. Le università, comprese quelle telematiche come Unicusano, promuovono diversi corsi pensati per la docente, tra cui dei master che servono per insegnare e che permettono di approfondire alcune conoscenze in materia pedagogica, psicologica e ti metodologia i insegnamento.
Per diventare dunque insegnante della scuola secondaria nel 2024 in Italia è necessario:

  • conseguire una laurea: per la scuola secondaria di primo e secondo grado, ossia medie e superiori, è obbligatoria la laurea magistrale o il Diploma Afam di II livello. Per ITP si accede con la laurea triennale o il diploma AFAM di I livello;
  • frequentare un percorso da 60 CFU per ottenere l’abilitazione all’insegnamento, che si può iniziare anche durante il percorso di studio universitario;
  • superare il concorso pubblico indetto dal ministero, candidandosi in base alla classe di concorso e in base alla regione in cui si desidera insegnare;
  • svolgere un anno di prova in servizio presso la scuola alla quale si è stati assegnati e superare il la prova con un test finale e la valutazione positiva del dirigente scolastico;
  • chi supera l’anno di prova ha un vincolo di permanenza nella scuola di assegnazione di tre anni, incluso quello trascorso come prova.

Fino al 31 dicembre 2024 sarà tuttavia attivo un periodo transitorio per permettere a tutti il passaggio alla nuova normativa e consentire a chi ha già attivato percorsi per entrare nella scuola di adattarsi alle nuove norme e per procedere con le assunzioni mediante i concorsi già in essere. Ci sono infatti già le date del concorso 2024: dall’11 al 19 marzo ci saranno le prove scritte per i posti a concorso per docenti, che prevedono da bando 15.340 posti per la scuola primaria e 29.314 posti per la scuola secondaria.
Possono partecipare ai concorsi indetti entro il 31 dicembre 2024 gli aspiranti in possesso del titolo d’accesso con almeno 30 CFU del percorso abilitante, purché in parte con tirocinio e gli aspiranti in possesso del titolo d’accesso in possesso dei 24 CFU previsti dal previgente ordinamento entro il 31 ottobre 2022.
Chi partecipa al concorso senza abilitazione e lo supera, viene assunto con supplenza annuale e durante l’anno deve acquisire 30 CFU del percorso universitario previsto da chi accede con abilitazione. Dopo il conseguimento dei 30 CFU deve superare una prova finale e viene poi ammesso al percorso di chi entra di ruolo.